Giorni al neon

Giorni al neon” è uscito ad aprile del 2024 per Prospero Editore.

giorni al neon

Storie sul lavoro impiegatizio e diversi aspetti del lavoro in azienda: annunci e colloqui conoscitivi, team building, trasferte, mobbing, cene aziendali… Racconti ora misteriosi, ora fantastici, che inscenano meccanismi inquietanti e ridefinizioni dell’essere umano, tra metamorfosi dei corpi, società surreali e fantasmi.

Linda De Santi ci porta dentro organizzazioni aziendali dall’aspetto tanto comune quanto spaventoso, spostando il punto di vista di quel poco che basta per mostrarne l’orrore, con scivolamenti nel fantastico sempre funzionali. Racconti di aziende in cui neanche attraverso il suicidio ti liberi del lavoro, condotti con una lingua trasparente e quieta, infarcita di inglesismi e circonlocuzioni del potere che si svelano in tutta la loro carica minacciosa. I personaggi si muovono dentro e fuori l’open space, ma se l’ufficio è opprimente in maniera codificata, è lo spazio aperto a destare il terrore maggiore. Terrazze, deserti, cieli stellati, di fronte ai quali i personaggi si ritrovano smarriti, in una riflessione sulla cattività delle nostre vite che non risparmia nessuno.

Veronica Galletta

Opinioni dei lettori

“Dall’assunzione alla pensione, “Giorni al neon” ci accompagna attraverso una carriera fatta di open space, corridoi di servizio, scale antincendio e pause caffè, in aziende dove il lavoro è diventato qualcosa di simile a un esperimento di psicologia comportamentale sfuggito al controllo, arene dove si compete con ferocia per il nulla.
Con un accostamento di generi e stili nel quale le immaginazioni distopiche, le mutazioni fisiche e le trascendenze spettrali hanno lo stesso grado di irrealtà dei momenti più realistici, questi racconti ritraggono un universo assurdo, a cui è difficile credere per la sua gratuità e violenza ma che tutti noi sappiamo esistere, e che tolleriamo come una conseguenza, orribile ma inevitabile, della società da cui dipendiamo.
Per Linda De Santi il lavoro non è un’astrazione sulla quale speculare a distanza ma qualcosa di presente, concreto e sporco, con cui siamo costretti a vivere. Partendo forse da esperienze personali, ci cala nella pelle di personaggi che sono allo stesso tempo vittime, complici e sopravvissuti e interroga, tra le righe, la nostra umanità di lettori di fronte alle mostruosità che descrive.
La sua scrittura è tersa, a tratti beffarda, di una durezza frontale che schiva eccessi, assoli e intellettualismi per colpire allo stomaco. Eppure “Giorni al Neon” suona liberatorio come una sessione di scream therapy, perché a ogni pagina dà finalmente un nome a ciò che ci fa male.”

Lucio Besana


I Giorni al neon di Linda De Santi sono finestre aperte sui nostri giorni e sui nostri incubi.
Per molti di noi la flessibilità e la fedeltà aziendale sono must insidiosi e subdoli che si radicano nei bisogni esistenziali e affettivi prima ancora che in quelli economici.
L’acceleratore del successo garrisce spietato macinando le nostre vite in cambio di un vano riconoscimento.
In fondo non resta che una polvere scura, simile alla sabbia, e un vagheggiare di fantasmi bloccati in un inferno pendolare.
Linda De Santi racconta sapientemente un universo misterioso e inquietante forgiato dalla mania di emergere che travolge gli affetti e le relazioni consegnandoci a una dimensione alienata.

Denise Ciampi


Ci sono luoghi dissolti. Luoghi che prima avevano un contorno fisico e materiale ma che poi a poco a poco, iniziano a perdere la loro fisicità. Che si dissolvono, appunto. E che nel loro sciogliersi finiscono con il dissolvere anche la percezione e l’essenza delle persone che quei luoghi li abitano.
Questi luoghi, queste geografie di cui ci racconta Linda De Santi, sono tutti i nostri posti di lavoro. Sempre più delocalizzati, sempre più sconnessi dal mondo reale. Eterotropie oscure che hanno perso la loro essenza fisica diventando, di fatto, altro. E facendo diventare ‘altro’ anche chi questi moderni non-luoghi li vive.

Maico Morellini