La trama
Le vicende di Condominium si svolgono all’interno di un lussuoso complesso residenziale, costruito secondo le più moderne tecnologie e con ogni genere di comfort.
I condomini sono divisi secondo una struttura che riflette la gerarchia degli strati sociali: ai piani inferiori si trovano i meno abbienti, a quelli intermedi la media borghesia e negli appartamenti più in alto i ricchi e quelli che esercitano professioni illustri.
L’improvviso verificarsi di una serie di blackout genera delle tensioni tra i condomini che sfociano in litigi e violenze e finiscono per degenerare in veri e propri massacri: da elegante residenza ipertecnologica, il condominio si trasforma ben presto in un inferno in cui le persone sono costrette a lottare per sopravvivere.
Considerazioni
Questo romanzo di J.G. Ballard, pubblicato nel 1975, è pressoché universalmente riconosciuto come metafora della società contemporanea: le vicende narrano soprattutto la nevrosi della moderna vita in società e l’odio di classe. Condominium ci racconta come l’uomo moderno, nel momento in cui gli vengono a mancare certe risorse, finisca col regredire allo stadio primitivo.
L’idea di fondo di Condominium riprende il discorso della repressione dell’uomo all’interno della società. L’uomo è sostanzialmente un animale che ha imparato a controllare i propri istinti con la ragione e a reprimere “civilmente” la violenza. Purtroppo, però, più gli impulsi vengono repressi, più si rischia che esplodano facendo tornare l’essere umano allo stato animalesco. Alcuni contesti, specie quelli in cui le persone si trovano costrette a sopportare una vicinanza forzata, possono favorire questo processo, così che alla fine anche un incidente banale può far scatenare la rabbia: in un attimo le conquiste tecnologiche e sociali vengono annientate e si ricade nella barbarie.
In Condominium è un semplice blackout a scatenare le violenze. I piani alti ne attribuiscono la causa ai consumi eccessivi di elettricità dei piani inferiori e si vendicano ostruedo il canale di smaltimento dei rifiuti: è l’inizio di una serie di rappresaglie che, inasprendosi fino ad arrivare alle uccisioni e addirittura al cannibalismo, riporteranno la popolazione indietro di qualche millennio.
La narrazione segue le vicende di tre personaggi principali: Robert Laing, medico non praticante, Richard Wilder, un cineasta dei piani bassi, e Anthony Royal, l’architetto dei piani alti che ha progettato il condominio.
Richard Wilder, convinto che la colpa dei disordini nel palazzo sia dovuta proprio a Royal che ne ha progettato la struttura, decide di risalire il condominio compiendo una vera e propria scalata sociale, nella speranza di scalzare il “potente” Royal e riscattare le sue umili origini. Quando lo fa, i disordini nel condominio sono ormai degenerati da un po’ e si è tornati a una condizione primitiva, tanto che Wilder risale i piani mezzo nudo e con dei segni tribali che si è tracciato sulla pelle.
La violenza, dopo aver trovato sfogo, finisce col rifluire; dallo smorzarsi della rabbia nasce una nuova condizione di vita che lascia gli istinti naturali degli esseri umani più liberi di esprimersi, fino al momento in cui (per forza di cose) non tornerà a corrompersi di nuovo.
Senza stare ad anticiparvi troppo sugli sviluppi della trama, a sopravvivere a omicidi e brutalità per pervenire alla “nuova condizione” saranno coloro che imparano presto a viverci. Il messaggio qui è chiaro, la sopravvivenza non è mai dei più ricchi e nemmeno dei più intelligenti, ma di coloro che sanno adattarsi: un fenomeno per cui l’evoluzione sembra proprio non fare eccezioni.
Romanzo interessante sotto numerosi punti di vista, Condominium ha alla base un’idea forte sublimata in una metafora sociale diretta, smorzata però da uno stile narrativo fin troppo lineare e dalla voce di un narratore onniscente che più che raccontare, osserva i fatti con l’occhio distaccato di uno studioso. Una narrazione capace di coinvolgere maggiormente i lettori probabilmente non avrebbe guastato, ciononostante, Condominium resta un libro da leggere assolutamente. A denti stretti però, perché i fenomeni che Ballard ci racconta ci toccano nel vivo, e più spesso di quanto vorremmo.
Ulteriori informazioni
James Graham Ballard è nato a Shangai nel 1930. Durante la Seconda Guerra Mondiale viene internato in un campo di concentramento e da quest’esperienza nascerà il suo romanzo parzialmente autobiografico L’impero del sole, da cui Steven Spielberg ha tratto il film omonimo. Anche dal suo romanzo Crash è stato tratto un adattamento cinematografico diretto da Cronenberg.
Nel 2014 è stato annunciato un adattamento cinematografico anche di Condominium.
Ballard ha più volte dichiarato di ritenere la fantascienza l’unica forma di letteratura possibile nell’età contemporanea.