Interrompo il periodo di silenzio con la recensione di Real Mars di Alessandro Vietti, il secondo autore italiano pubblicato da quei bravi ragazzi di Zona 42 (il primo è Dimenticami Trovami Sognami di Andrea Viscusi).
In Real Mars la prima spedizione dell’uomo su Marte diviene il “soggetto” per un reality show trasmesso a livello globale.
L’idea alla base del romanzo è semplice e geniale. Siamo in un futuro prossimo in cui l’ESA non può più permettersi di finanziare spedizioni su Marte; a farlo è invece la televisione, l’entità che storicamente ha sempre investito miliardi per avere come ritorno l’emozione.
Ecco allora che quattro astronauti, due uomini e due donne, diventano i protagonisti di un reality show ambientato su una navicella (la Europe 1) in viaggio verso Marte: ogni istante del viaggio verso il Pianeta Rosso viene visto, commentato, condiviso, tweetato da centinaia di milioni di spettatori.
Durante il reality si assiste alla vita degli astronauti a bordo della navicella: interventi tecnici, palestra, attività ricreative, rapporti interpersonali. Come in un reality contemporaneo, il pubblico è pronto a sbavare sui rapporti tra i protagonisti: le simpatie, le attrazioni, i litigi, chi andrà a letto con chi. Non mancheranno talk show e dibattiti televisivi con opinionisti pronti a sciorinare le loro impressioni sui fatti che avvengono a bordo della navicella, sia quelli più comuni che quelli inaspettati, perché la missione, come vedrete se leggerete il romanzo, sarà tutt’altro che priva di imprevisti.
Sarebbe però estremamente riduttivo dire che Real Mars è la storia dei quattro astronauti protagonisti del reality.
La storia riguarda anche chi sta dietro lo schermo e osserva, commenta, si commuove, si meraviglia, s’indigna, giudica. Anche quando l’oggetto del dibattito non sono gli sguardi languidi tra i protagonisti del reality o i tanga dell’astronauta più sexy.
Ogni cosa, dalle questioni tecniche su cui solo un esperto dovrebbe pronunciarsi alle dinamiche umane più delicate, diviene parte dello show, di un’enorme fiction (anche se real).
La domanda che sorge spontanea leggendo Real Mars è: esiste qualcosa di abbastanza sacro, nella vita umana, da non finire sbattuto sulle copertine dei giornali, sviscerato in rete, stampato sulle magliette e verso cui la gente provi rispetto tanto da tenere la propria opinione per sé?
La risposta è no. Il dolore, la sofferenza, l’amore, il sesso diventano tutte cose da dare in pasto agli spettatori perché provino emozioni.
Interessante la scelta del punto di vista: a raccontare la storia sembra la voce stessa dei media condensata in un narratore che osserva, spia, riporta le opinioni della gente senza riguardi e senza pietà per nessuno. Non è un caso che questa voce si fermi proprio quando le telecamere a bordo dell’astronave si spengono, e qui non vado oltre per non anticipare troppo del romanzo.
Real Mars è un romanzo davvero ben riuscito, in cui ad una fantascienza tecnicamente molto verosimile si affianca una formidabile satira della società e del nostro rapporto con i media.
Pur non seguendo né accarezzando mode e tendenze particolari (anzi…), un romanzo come Real Mars può essere apprezzato e goduto sia dagli appassionati del genere che dai non appassionati. Una dote rara, considerando che la fantascienza italiana è ancora relegata in una nicchia piuttosto stretta.
Aggiungo anche che la scrittura di Alessandro Vietti, ironica e sottile, rende le 320 pagine di questo romanzo sorprendentemente scorrevoli, una peculiarità decisamente invidiabile.
Potrei persino sbilanciarmi e dire che, personalmente, mi piacerebbe che ci fosse una copia di Real Mars in ogni casa, un po’ come per i DVD di V per Vendetta: si tratta di quelle cose che, fruite dalla massa, potrebbero forse riuscire a instillare un piccolissimo dubbio nella mente di alcuni e dare una speranza in più alla sanità mentale globale.
Sia come sia, correte a leggere Real Mars: è una boccata d’aria fresca.
Complimenti a Alessandro Vietti e a Zona 42 per questa bellissima pubblicazione.
“– Signore e signori benvenuti a Real Mars! – esclama la Ortega dopo la pausa a effetto. – La più straordinaria impresa dell’era moderna, che seguiremo qui, nella diretta più lunga ed emozionante della storia della televisione. Grazie a trentasei telecamere, saremo con i quattro astronauti a bordo della Europe 1, ogni istante del loro viaggio verso Marte. Condivideremo le loro difficoltà e le loro speranze, le loro paure e i loro eroismi, le loro nostalgie e le loro gioie, in una parola le loro emozioni.”
PS: trovate Real Mars qui.
Una bella recensione amica mia, te la condivido molto volentieri.